3 diversi Dirndl
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Il Dirndl tirolese, più di un semplice grembiule

Una ragazza biondissima con le trecce e il grembiule indosso e una voce che intona il classico “yodelee-heehoo!” dello yodel in sottofondo. Ecco l’immagine un po’ stereotipata con cui identifichiamo il Dirndl tirolese. Anche di quello che, a un occhio poco attento, può sembrare un semplice grembiule, esistono in realtà molteplici sfumature che identificano un popolo assai vasto.

Ufficialmente, fino al ‘700 in tutto il Tirolo il modo di vestire è stato regolamentato da un codice basato sul ceto di appartenenza. I contadini potevano indossare solo abiti confezionati a casa, con materiali di propria produzione come il Loden. I nobili e i borghesi, invece, prediligevano sete e velluti. Le tradizioni regionali (legate in genere a territori molto limitati, spesso identificati con una valle), però, fin dall’antichità hanno sviluppato di pari passo al vestiario “ufficiale” molteplici varianti di costumi. Sotto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria le norme sull’abbigliamento in base al ceto furono abolite, dando luogo alla nascita di una prima “moda contadina” ufficiale.

Il Die Tracht e il Dirndl Tirolese

dettagli del Dirndl tirolese

In Germania, Austria, Svizzera ma anche in Trentino e nella Valcanale friulana, si distinguono l’abito femminile classico, detto Die Tracht e la sua “versione modernizzata” e semplificata, il Dirndl che è ancora oggi in uso.

Il primo si compone di:

  • una camicia bianca per l’utilizzo quotidiano, confezionata in tessuto di lino grezzo. La versione per le feste e le occasioni importanti è in lino fine impreziosito dalle bordature di pizzi lavorati al tombolo;
  • un corpetto rigido e una pettorina caratterizzata dalla forma che ricorda un cuore, entrambi decorati con nastri e cordoncini colorati sull’orlo, realizzati in lana, cotone, lino e velluto;
  • una gonna larga di Wiefling (un misto di lino e lana) o Loden, plissettata;
  • le calze realizzate all’uncinetto e le scarpe nere con bordature rosse.

L’abbigliamento tradizionale tipico delle feste comprende una gonna nera lunga fino alle caviglie e una giacchetta nera con il colletto di pizzo. Inoltre, sopra si aggiunge un grembiule con riflessi cangianti e sul capo si indossa un cappello nero con nastri di broccato larghi e lunghi.

La diffusione del Dirndl tirolese

grembiule Dirndl tirolese moderno

Il Dirndl nasce nel XIX secolo come uniforme delle serve austriache e con questo termine dialettale della Germania del sud ci si riferiva inizialmente alla donna che indossava il Dirndlkleid. Si tratta di un indumento più pratico rispetto ai precedenti, privato del corpetto aderente e delle gonne pesanti e lunghe.

Potrebbe stupire il fatto che oggigiorno esistono stiliste “di grido” che vendono costosi Dirndl, originalissimi nel design, alle giovani che vogliono farsi notare a qualche evento. Il Dirndl è usato anche oggi dalle ragazze che lavorano in birreria e nei ristoranti tipici e in tal modo, spesso, mostrano attraverso le scollature i loro décolleté per attirare l’attenzione. Lo si vede tipicamente durante l’Oktoberfest.

Tracht, l’alternativa maschile al Dirndl

Il Tracht è l’abito tradizionale austriaco maschile, composto dalla tipica camicia bianca o a quadri, di cotone o lino fine o grezzo e da un panciotto di colori che variano da zona a zona. Questo è decorato con bottoni in argento oppure in ottone. Si può considerare più semplice del Dirndl ma è ricco di accessori simbolici. I pantaloni di pelle nera o marrone sono di tre tipi:

  • Lange Lederhose fino alla caviglia,
  • Kniebundlederhose sotto il ginocchio,
  • Kurze Lederhose sopra il ginocchio.

Gli accessori dell’abbigliamento maschile

Sulla parte anteriore dei pantaloni, la tradizione tirolese vuole che si applichi il Charivari, una catenella dove esporre piccoli trofei di caccia come becchi di uccelli, cornetti di cervo, piume e medaglie. La Messertasche, invece, è una tasca di piccole dimensioni cucita appositamente per tenere un coltello con il manico di corno di cervo. Le bretelle che tengono i pantaloni sono le Hosenträger. Alcuni tramandano questo accessorio di generazione in generazione da più di 100 anni. Nella pettorina si applicano svariati stemmi e simboli di famiglia. Sulla tasca centrale, sulla parte posteriore e sulla parte interna alla coscia, ci sono ricami dei simboli di famiglia o del luppolo e del cervo.

Le calze che coprono il polpaccio si chiamano Loferln e sono un indumento prevalentemente estivo.

Il cappello da uomo è il Trachtenhut, tipico in particolar modo dell’Alta Baviera.

Candy Valentino

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