Il trend della birra artigianale italiana
La birra artigianale è molto apprezzata dagli italiani. Nel Bel Paese, oltre ad esserci un buon numero di consumatori di questo tipo di bevanda si producono anche molte birre ti tipo artigianale. Nei pub e nei ristoranti si possono trovare non solo le note birre dei Paesi del Nord ma anche quelle made in Italy. Negli ultimi anni il trend del “bere bene” legato alla birra si è imposto anche in Italia dando vita ad una nuova cultura fatta di luppoli e malti.
Tra l’altro, nel 2020 si terrà a Rimini la 15° edizione del Premio Birra dell’Anno per decretare quali sono migliori birre artigianali italiane delle diverse categorie stilistiche.
La definizione della birra artigianale in Italia
In Italia c’è una vasta produzione di birre artigianali. Alcune città in particolare vantano la produzione di quelle più rinomate, ovvero Milano, Roma, Torino, Bologna, Verona, Napoli nonché alcune località della Sardegna. Ciascuna birra assume caratteristiche differenti in base ai prodotti tipici del territorio al quel è legata come ad esempio i frutti, rigorosamente IGP e DOP, coltivati nel posto, le tipiche castagne, il farro.
In Italia in base alla normativa, si definisce artigianale la birra prodotta da birrifici indipendenti che in quantitativi che non superino i 200.000 ettolitri l’anno. In base alla definizione questa birra non può essere sottoposta a pastorizzazione e microfiltrazione.
La differenza tra birra artigianale e industriale
Chi acquista la birra al supermercato o la ordina in pizzeria senza fare troppa attenzione alla provenienza o alla qualità, potrebbe non conoscere la grande differenza che c’è tra la birra industriale e quella artigianale. La birra artigianale si produce in birrifici di piccole dimensioni gestiti da imprese artigiane che prestano particolare attenzione alla scelta degli ingredienti da utilizzare come luppolo e orzo. I lieviti attivi presenti in questo tipo di birra permettono al suo gusto di evolversi nel tempo.
Le aziende che producono birra a livello industriale dispongono invece di impianti di grandi dimensioni per produrre grossi quantitativi di bevanda e soddisfare la richiesta di supermercati e punti di ristoro un tutta Italia. Questa birra viene sottoposta a dei processi di pastorizzazione e filtraggio necessari a conservarla per lunghi periodi di tempo
La birra Egeria in edizione limitata
Un caso tutto particolare è quello della recente produzione di birra realizzata dal birrificio romano Oxiana trasformando l’acqua della storica sorgente capitolina Egeria in una Keller in edizione limitata. La cosiddetta “birra di Roma”, quindi, è stata realizzata dai mastri birrai con criteri di tipo industriale ma sarà disponibile solo in un numero limitato di pezzi rispetto alla norma, ovvero 2500 bottiglie.
La Fonte Egeria si trova nel Parco dell’Appia Antica, dove sgorga l’“Acqua Santa” di Roma. La Keller è un tipo di birra in cui la relazione col profilo dell’acqua è intensa e l’apporto dato dalle caratteristiche dell’acqua è fondamentale. Poiché l’acqua Egeria è naturalmente effervescente, non era scontato raggiungere un buon risultato nel processo di birrificazione.
La degustazione della birra artigianale in Italia
La “moda” delle birre artigianali cresce di anno in anno nel nostro Paese, incontrando il gusto di giovani e adulti. Sia gli appassionai di enogastronomia che i profani trovano molto divertente l’esperienza della degustazione di birra, soprattutto se guidata. In molti brewpub, ad esempio, si può imparare ad abbinare le diverse birre artigianali con i cibi tipici della nostra cucina. Se chi non se ne intende, infatti, è abituato ad associare il consumo di questa bevanda alcolica alla pizza, vale la pena scoprire quali birre possono invece esaltare carni, verdure e prodotti alimentari di vario genere.
Sabato 7 dicembre alle 15 vi racconto ulteriori dettagli sull’argomento sulla Webradio SenzaBarcode.
Candy Valentino