Chi ha inventato la birra? Scopriamo la storia e le origini di questa bevanda
Esistono tante storie, leggende e testimonianze diverse su chi ha inventato la birra per primo e su dove sia nata questa bevanda alcolica di origini antiche. La produzione della birra risale almeno al V millennio a.C. come dimostrano alcune fonti scritte dell’Antico Egitto e della Mesopotamia.
Non è facile stabilire se vi sia stato un unico luogo e popolo al quale attribuire l’inizio della storia della birra perché è possibile che bevande simili siano state “inventate” in maniera autonoma in varie parti del mondo. In quasi tutti i cereali contenenti determinati zuccheri, in effetti, si può verificare una fermentazione spontanea a causa dei lieviti selvaggi presenti nell’aria. La scoperta di questo processo chimico, quindi, può aver coinciso in molte località con la diffusione della coltivazione dei cereali e del loro impiego.
La leggenda su chi ha inventato la birra
La leggenda narra che alcuni millenni fa, nel territorio tra il Tigri e L’Eufrate, un giorno un uomo preparò la solita ciotola con pane duro per il suo cane. All’esterno della casa, il suo amico a quattro zampe non c’era e lui gli lasciò la ciotola accanto all’uscio. Venne un’abbondante pioggia estiva che riempi la ciotola di acqua e poi tornò il sole. L’uomo restò l’intera giornata fuori casa a svolgere le sue faccende e quando fece ritorno, dimenticò la ciotola lì. Il cane tornò solo sopo due giorni, affamato e assetato e subito iniziò a bere il liquido contenuto in quel recipiente dimenticato per tanto tempo fuori casa. L’animale, che di solito era molto tranquillo, iniziò a correre, abbaiare e saltare e a creare scompiglio dentro casa. L’uomo capì che doveva essere stato il liquido nella ciotola a causare la reazione e decise di provarlo. Dopo qualche minuto si ritrovò a camminare barcollante e a straparlare con chiunque incontrasse.
Chi ha iniziato per primo a produrre birra
La produzione della birra è stata a tutti gli effetti una delle prime opere di ingegneria biologica in cui l’uomo ha utilizzato il processo della fermentazione. Grazie ad alcuni esami chimici si sono trovate tracce di birra su brocche antiche in ceramica appartenenti al territorio dell’attuale Iran e risalenti a circa 7.000 anni fa. Circa 25 anni fa, invece, sono state trovate tracce di una probabile birra rossa di gradazione medio-alta su un bicchiere risalente al 560 a.C.. Questo si trovava sopra alle ceneri all’interno di un’urna rinvenuta in una necropoli della cultura di Golasecca presso Pombia.
Tra i primi Romani la birra ebbe notevole diffusione, mentre durante il periodo repubblicano il vino fu considerato la bevanda alcolica d’elezione. Durante il Medioevo aumentò il consumo di questa bevanda nei paesi del nord e dell’est Europa dove risultava molto difficile coltivare la vite e produrre il vino.
La prima ricetta della birra e le testimonianze scritte
La ricetta originale della birra si trova nei versi di un’antica poesia sumera composta 3900 anni fa in onore della divinità Ninkasi. Questa era considerata la patrona della produzione della birra e nei versi si legge: «Ninkasi, tu sei colei che versa la birra filtrata del tino di raccolta». La poesia descrive i passaggi principali della più antica ricetta esistente per preparare la bevanda. Il procedimento prevedeva, come descritto, di partire dall’orzo per mezzo del pane. Le prime “birre” prodotte dai sumeri, infatti, venivano realizzate sbriciolando una specie di pane in acqua bollente ed eventualmente aggiungendo altre farine.
Aromatizzazione, chi ha inventato la birra con il luppolo
Prima dell’introduzione dell’uso del luppolo le prime birre venivano realizzate con una miscela di varie spezie detta gruit, che non aveva proprietà conservanti. La birra prodotta senza luppolo andava bevuta subito dopo la preparazione.
Le prime testimonianze dell’uso del luppolo si trovano negli scritti di un abate carolingio del 822. La birra luppolata fu perfezionata in Germania nel XIII secolo e, grazie alla sua lunga conservazione, fu esportata su vasta scala. Ai tedeschi si deve anche l’affinamento del metodo di produzione a livello organizzativo. Furono, infatti, introdotte otto-dieci persone per seguire la produzione e l’aromatizzazione della bevanda.
Birra: chi ha inventato il nome
Il termine antico con cui ci si riferiva alla birra era cervogia, usato in riferimento alle birre senza luppolo. Nei dialetti dello spagnolo e del portoghese si usano i termini cerveza e cerveja derivanti dal latino cervēsia o cer(e)vīsia che ricordano la parola originale. In francese cervoise vuol dire “birra senza luppolo”. La parola italiana birra, invece, deriva dal tedesco Bier che ha dato luogo anche al francese bière e all’inglese beer. L’antica parola germanica veniva a sua volta dall’alto tedesco bior, forse derivante dal latino volgare biber “bibita” oppure dal protogermanico *beuwoz-, da *beuwo- “orzo”.
La differenza tra le definizioni in inglese beer ed ale
Nell’Inghilterra del XV secolo, la birra senza luppolo era nota come ale. Il termine sembra derivare dalla radice indoeuropea *alu- e ha assunto la forma attuale passando per il termine germanico *aluþ-.
La maggior parte delle birre fino ad epoche piuttosto recenti erano quelle oggi chiamate ale. Le produzione delle lager avvenne in modo casuale a partire dal XVI secolo, dopo che la birra fu conservata in grotte fresche per lunghi periodi di tempo. Attualmente la parola inglese ale si utilizza per definire le birre ad alta fermentazione.
In inglese si usa anche il termine beer, inizialmente riferito solo alle bevande di malto con luppolo.
La birra fa male? I primi studi riguardo ai benefici e ai danni sull’organismo
La birra fu etichettata dagli antichi greci e dai medici arabi come sostanza poco salubre, in base ai pochi esperimenti condotti all’epoca su di essa. Nel 1256 Aldobrandino da Siena scrisse «Con qualsiasi cosa venga prodotta, sia con l’avena, sia con l’orzo o con il frumento, la birra fa male alla testa e allo stomaco, causa una cattiva respirazione e rovina i denti, ma facilita la minzione e rende la pelle bianca e liscia».
A “Il Gusto con Candy Valentino” sulla Webradio SenzaBarcode vi parlo della storia della birra.
Candy Valentino
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